L’opinione

Il 2022 è stato l’anno del reality check per gli esercenti e i produttori che hanno dovuto ritornare a giocare secondo le regole di mercato senza il boost (e in alcuni casi l’ostacolo) del lockdown.
La vera novità è stata l’inflazione che l’Ecommerce italiano in tutta la sua vita non aveva ancora conosciuto. Da una parte ha influito sugli acquisti a causa dei prezzi maggiorati, dell’incertezza dovuta alla crisi energetica, alla guerra in corso e ai costi impennati dei trasporti dall’Asia.
Dall’altra parte ha permesso a settori come l’Elettronica di Consumo, l’Alimentare e Casa e Arredamento, che hanno diminuito le vendite in termini assoluti, di aumentare comunque il fatturato di fine anno.
Gli operatori hanno comunque approfittato per riorganizzare la produzione e rendere meno strutturali gli sconti e prevedono anche per il 2023 una crescita a due cifre del 17,26% in media.

La crescita viaggerà su canali differenziati perché da una parte gli operatori che possono ancora finanziare la crescita in perdita sono sempre meno visto l’aumento dei tassi della BCE, dall’altra la crescita finanziariamente sostenibile spesso non è sufficiente a stare al passo con gli operatori esteri che entrano in Italia.

La crisi dei trasporti dalla Cina ha fatto pensare a molti operatori di avvicinare la produzione in Europa, tuttavia i produttori asiatici sono già strutturati per fare concorrenza diretta ai produttori e retailer che terziarizzavano loro la produzione. Il 2023 vedrà l’emergere di questi colossi che inizieranno a vendere direttamente ai clienti finali tramite i marketplace come Amazon seguendo l’esempio di Shein che ha già superato in termini di notorietà e in alcuni casi fatturato multinazionali come Zara e H&M puntando tutto sulla rapidità di produzione e rinnovo del catalogo giornaliero.
La concorrenza arriverà anche dall’Europa come per quanto riguarda il trasporto ferroviario che verrà ulteriormente liberalizzato.
Per difendersi da questi fenomeni i retailer italiani dovranno rafforzare la relazione con il cliente finale.

La relazione con il cliente finale tuttavia potrebbe essere intermediata direttamente da oggetti di intelligenza artificiale che molto probabilmente cambieranno per sempre l’Ecommerce come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi.

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