Report “I partner delle aziende Ecommerce 2024” di Casaleggio Associati

Milano, 24 Ottobre 2024 – È stato presentato il nuovo report “I Partner delle Aziende Ecommerce 2024 di Casaleggio Associati che mappa il panorama delle soluzioni tecnologiche e dei servizi dedicati al commercio elettronico, fornendo una guida essenziale per le aziende italiane. L’analisi si è focalizzata su oltre 700 soluzioni suddivise in nove categorie, tra cui piattaforme Ecommerce, sistemi di pagamento, CRM e customer service, servizi di marketing, logistica e spedizione, con un’attenzione particolare all’impatto delle tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale, nel miglioramento delle performance aziendali.


La ricerca è stata presentata in un evento a Milano organizzato da Ecommerce Italia, con grande partecipazione di professionisti del settore digitale, e che ha visto Amazon Shipping e indigo.ai come Main Partner.
Durante l’incontro, è stato ribadito come il successo di un Ecommerce dipenda da una selezione accurata dei partner tecnologici e dei servizi integrati: “La valutazione dell’Ecommerce Technology Stack dei primi sette mila esercenti italiani presenti nel ranking di Ecommerce Italia ha permesso di identificare i fornitori che stanno facendo la differenza” spiega il presidente di CA Davide Casaleggio “In particolare emerge anche una forte differenza di adozione tra settori che indica sicuramente da una parte necessità diverse a seconda dei prodotti e servizi venduti, ma dall’altra anche possibili opportunità create da un’analisi competitiva spesso ristretta al proprio settore.”



Durante l’evento, i relatori hanno discusso le principali tendenze evidenziate nel rapporto, tra cui l’adozione di tecnologie innovative, l’integrazione tra canali di vendita online e offline, e l’utilizzo crescente dell’intelligenza artificiale. In particolare:

Giorgio Aretino, Direttore Online Marketing ed Ecommerce di TicketOne, Marco Macari, CEO di ITTweb e Francesco Ghibaudo, Chief Marketing & Customer Officer di Dr.Max Italia hanno discusso di quale sia il mix corretto tra team interno e consulenti esterni.

Marco Mazzilli, Head of Digital EMEA di Venchi, Adriano Trusso, Chief Commercial Officer di OnShop e Andrea Fumagalli, Country Sales Manager di Scalapay hanno trattato il tema del mondo omnichannel per l’Ecommerce ed il ruolo dei pagamenti.

Maria Luisa D’Urso, Innovation Manager e Brand Ambassador di Doofinder e Silvia Bosio, Founder & CEO, Ecommerce Strategist di Paco Pet Shop sono entrate nel merito dell’Intelligenza Artificiale applicata all’Ecommerce ed al miglioramento dell’esperienza dei clienti.

Un tema che Gianluca Maruzzella, CEO e Co-Founder di indigo.ai, ha approfondito descrivendo le evoluzioni dei panorama AI e il ruolo degli Agenti nella relazione con i clienti.

È stato poi presentato da Davide Casaleggio un approfondimento sui criteri di scelta dei fornitori da parte delle imprese e una tavola rotonda sul tema della scelta organizzata da 4eCom, con la presenza della Presidente Marianna Chillau e Roberto Natale, Head of Ecommerce & Resp. Marketing, Gruppo Farmacie Italiane e Elena Varini,  Head of Ecommerce & Digital Marketing, U.G.A. Nutraceuticals/Omegor.

Infine Marco Gazzoli, Country Lead di Amazon Shipping Italia ha fatto il punto sul mercato italiano delle spedizioni per l’Ecommerce e le innovazioni in questo ambito.



La ricerca “I partner delle aziende Ecommerce 2024” è disponibile gratuitamente sul sito www.ecommerceitalia.info

 

Tra i temi approfonditi nel report:

La soddisfazione degli Ecommerce Manager
I settori in cui gli operatori mostrano maggiore fedeltà sono i Partner tecnologici e Agenzie, con una soddisfazione media del 73%, seguiti dai Sistemi di pagamento (71%), dai Servizi di marketing (62%) e dai Servizi di advertising (64%).

Indagando su quali siano in particolare i nomi dei tre servizi per i quali gli esercenti sono più soddisfatti le risposte sono state molto diversificate tra di loro con l’eccezione di alcuni servizi citati ripetutamente da parte degli Ecommerce manager come Shopify, Google, Scalapay, Qapla’ e GLS.

Le motivazioni per scegliere un nuovo fornitore
Valutando le motivazioni degli esercenti per cercare nuovi fornitori emerge la necessità di una innovazione continua (Necessità di innovazione citata dal 56% degli esercenti e Necessità di nuovi servizi/funzionalità con il 54%). Sono presenti tuttavia anche problematiche con i servizi attualmente utilizzati come Necessità di ridurre i costi (38%), Espansione di mercato/clienti (34%), Problemi o limiti tecnici (33%), Peggioramento del servizio (25%), Scarsa assistenza (18%) e Deterioramento della relazione (14%).

 

Gli investimenti previsti dagli Ecommerce Manager
Quasi tutti gli operatori prevedono di investire in nuovi servizi nei prossimi 12 mesi. Tra i servizi che riceveranno investimenti che esulano dalla gestione ordinaria sono presenti le Tecnologie Innovative (69% indicano “investimenti elevati” o “nuovi investimenti”), Piattaforme Ecommerce (65%) e i Servizi di Marketing (60%).
Gli operatori risultano più conservativi su Sistemi di pagamento (25% non prevede alcun investimento), Gestione catalogo e marketplace (23%) e Servizi di Logistica e Spedizione (15%).

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Quali saranno le prospettive e le evoluzioni del BNPL? Intervista a Scalapay

 

Il BNPL (Buy Now, Pay Later) è diventato un servizio comune per molti store Ecommerce, quali sono i settori o gli ambiti in cui risulta più importante?

Negli ultimi anni, il mondo dell’ecommerce e del retail ha vissuto una trasformazione profonda. Il potere d’acquisto dei consumatori è andato progressivamente diminuendo, mentre l’accesso al credito al consumo è diventato sempre più complicato e frustrante. Tradizionalmente, il credito al consumo era un mezzo essenziale per sostenere la capacità di spesa, ma oggi i consumatori cercano soluzioni più semplici e immediate.

In questo contesto, Scalapay si distingue offrendo un’esperienza che elimina la complessità e le difficoltà legate all’ottenimento del credito, rendendo il processo più trasparente, sicuro e facile da usare. Scalapay è una community di oltre 6,5 milioni di membri e 8.000 partner commerciali, attivi in settori strategici come Moda e Lusso, Beauty, Travel, Home & Garden, senza trascurare l’importanza di Sport ed Elettronica.

 

Quali sono i principali vantaggi per i consumatori e i commercianti nell’utilizzare Scalapay come metodo di pagamento dilazionato?

I principali vantaggi nell’utilizzare Scalapay, sia per i consumatori che per i commercianti, risiedono nella sua capacità di migliorare l’esperienza d’acquisto e incrementare le vendite.

Oggi la nostra community di utenti finali rappresenta un potenziale enorme, con 7 miliardi di euro in credito pre-approvato. Scalapay offre loro una soluzione di pagamento flessibile e senza stress. I nostri utenti possono acquistare ciò che desiderano, suddividendo il costo in tre comode rate, senza interessi o complicazioni. Questo rende più facile realizzare piccoli desideri quotidiani, come regalare un gioiello o acquistare un capo di alta qualità, senza dover affrontare l’intero pagamento subito. In questo modo, eliminiamo la frustrazione legata all’accesso al credito e rendiamo lo shopping più accessibile e piacevole.

Per i nostri partner commerciali, invece, non siamo solo una piattaforma di pagamenti dilazionati, ma un vero e proprio ecosistema di marketing che li aiuta a far crescere il loro business. I numeri parlano da soli: i nostri partner vedono un aumento del 40% del ticket medio, un incremento del 15% nella frequenza degli acquisti e una crescita del 18% nelle conversioni. E tutto questo è possibile perché offriamo ai brand un’audience perfettamente in target, già pronta a comprare. La nostra community preferisce Scalapay perché offre vantaggi reali, che vanno oltre lo sconto immediato. Un dato interessante è che il 92% dei
nostri clienti preferisce pagare in modo dilazionato piuttosto che ricevere uno sconto del 20%. Questo è uno dei motivi per cui Scalapay ottiene risultati superiori rispetto ai tradizionali programmi di loyalty, offrendo molto più di una semplice riduzione di prezzo.

 

Puoi descrivere la logica community-centric che avete applicato nell’ecosistema Scalapay?

Scalapay si è evoluta per diventare una soluzione omnicanale che pone al centro l’esperienza del cliente. I nostri utenti non sono semplici visitatori: sono consumatori intenzionati ad acquistare, il che rende Scalapay una risorsa preziosa per incrementare le vendite e migliorare le conversioni. I consumatori di oggi si aspettano di essere trattati come individui unici. Vogliano essere chiamati per nome, coinvolti in un contesto che rispecchi i loro interessi, e ricevere contenuti personalizzati che parlino direttamente a loro. Questo significa andare oltre le transazioni e costruire relazioni autentiche. Il cliente desidera
un’esperienza fluida e integrata, in cui ogni interazione sia significativa e pertinente.

Il nostro approccio community-centric genera un ciclo virtuoso: da un lato, i consumatori tornano a usare la nostra piattaforma per la sua semplicità e i vantaggi che offre, dall’altro, i commercianti beneficiano dell’accesso a utenti altamente propensi all’acquisto. Questo non solo aumenta le conversioni, ma crea anche opportunità di vendita che altrimenti sarebbero difficili da raggiungere, promuovendo fiducia reciproca e crescita continua.

In questo contesto, abbiamo lanciato la Carta Scalapay, progettata proprio per offrire un’esperienza connessa, naturale e personalizzata, che risponde alle esigenze di un cliente che si aspetta di essere coinvolto nel modo giusto, con i contenuti giusti e nel posto giusto. Con Scalapay, ribaltiamo l’ordine delle priorità, partendo sempre dall’esperienza del nostro Scalapay Lover.

 

Quali saranno le prospettive e le evoluzioni del BNPL?

Le prospettive e le evoluzioni del Buy Now, Pay Later (BNPL) si stanno ampliando in modo significativo. Fino ad ora, la nostra offerta si è concentrata principalmente sul fornire credito ai clienti. Tuttavia, stiamo evolvendo verso un modello che integra servizi di gestione finanziaria collaterali. Questo approccio non solo arricchisce l’esperienza del consumatore, ma offre anche strumenti utili per una gestione più consapevole delle proprie finanze.

Inoltre, dal punto di vista del marketing, il BNPL sta diventando un’alternativa strategica per i merchant rispetto agli sconti tradizionali. Utilizzando il BNPL, i commercianti possono evitare di ridurre i margini di profitto attraverso sconti, ottimizzando così i costi. Promuovere il BNPL come alternativa agli sconti è anche una questione che punta alla psicologia del cliente. Gli sconti, sebbene allettanti, possono ridurre il valore percepito del prodotto e danneggiare l’immagine premium di un marchio. Al contrario, offrire lo stesso prodotto attraverso il BNPL ne mantiene il prezzo pieno, offrendo però ai clienti la flessibilità di gestire le proprie finanze attraverso soluzioni più flessibili.

Infine, un aspetto spesso trascurato, ma potentemente strategico, è la possibilità di utilizzare il BNPL come strumento di retargeting. Molti merchant si affrettano a offrire sconti o promozioni quando cercano di riconquistare clienti che hanno mostrato interesse ma non hanno ancora completato un acquisto. Tuttavia, prima di ricorrere agli sconti, che incidono direttamente sui margini, i commercianti possono sfruttare il BNPL per riattivare i clienti in un modo più efficiente dal punto di vista dei costi.

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In che modo stanno cambiando gli algoritmi dei motori di ricerca? Intervista a Seed Digital

 

In che modo stanno cambiando gli algoritmi dei motori di ricerca?  E come sta impattando e impatterà l’AI sul SEO?

Gli algoritmi di Google cambiano costantemente, con aggiornamenti che avvengono praticamente ogni giorno. Anche se la maggior parte di questi sono piccoli e non si notano, ci sono anche aggiornamenti più significativi, chiamati “core updates”, che si verificano più volte all’anno (circa una volta al mese) e possono avere un impatto molto importante sui risultati di ricerca.

L’intelligenza artificiale sta influenzando in maniera sempre più rilevante la SEO, ma si tratta di qualcosa che parte da molto lontano grazie all’introduzione di sistemi come RankBrain nel 2015 e, più di recente, MUM (Multitask Unified Model) nel 2023, che permettono a Google di comprendere meglio l’intento delle ricerche e di fornire risultati più pertinenti. L’AI, consente a Google (già dall’introduzione di RankBrain) di interpretare il linguaggio naturale con maggiore efficacia, comprendendo query complesse e ambigue. Nel futuro, l’AI continuerà a evolversi, migliorando sempre di più l’esperienza utente e l’ottimizzazione dei contenuti. È da diversi anni che condivido con i miei team o con i clienti il fatto che Google non è più un motore di ricerca ma è diventato un motore di risposta e, questa affermazione è sempre più vera.

L’intelligenza artificiale generativa è innegabile che sia una svolta epocale, porta con sé una serie di novità, che non sono più legate alla capacità di comprensione di Google ma all’output che quest’ultimo mostrerà agli utenti, ovvero alle SERP (search engine results page). Chi effettua una ricerca, oltre alla molteplicità di fonti a cui è sempre abituata, si ritroverà una risposta strutturata ed esaustiva direttamente al primo posto riducendo al minimo lo spazio per i risultati organici classici come li conosciamo.

Inoltre, la vera novità all’orizzonte è che anche ChatGPT rilascerà un suo motore di ricerca, e potrebbe rappresentare il primo vero sfidante di Google. Anche se Bing oggi integra ChatGPT, non è riuscito a guadagnare significative quote di mercato, ma questo nuovo sviluppo potrebbe cambiare le dinamiche attuali nel settore della ricerca online.

 

Quali sono a tuo avviso i 3 elementi chiave nella scelta di un’agenzia che si occupa di SEO e Conversion Rate Optimization?

Esperienza e competenza dimostrabili: Un’agenzia SEO e CRO deve poter mostrare un portfolio di successi e case study concreti che dimostrano miglioramenti nel traffico organico e nelle conversioni. Questo include l’adozione di un metodo scientifico, come quello illustrato nell’immagine sottostante: osservare i dati e il comportamento degli utenti, ascoltarli, per poi formulare domande e ipotesi che guidino una strategia efficace. Ogni passaggio deve essere strutturato per massimizzare i risultati in modo misurabile e dimostrabile.

Approccio basato sui dati: La raccolta (il più accurata possibile) e l’analisi dei dati sono fondamentali. L’agenzia deve essere in grado di tracciare, registrare e analizzare i dati per prendere decisioni informate. Questo approccio permette di definire una strategia basata su ipotesi testabili, e successivamente testare e implementare le soluzioni individuate. In questo modo, si possono fare aggiustamenti continui basati su dati e non su intuizioni o sensazioni.

Capacità di personalizzare le strategie: Ogni azienda ha esigenze specifiche. Bisogna sempre diffidare dai “pacchetti” o da attività molto generiche (es. mantenimento, attività continuativa) se non è chiaro cosa contiene quella voce. Un’agenzia di alto livello deve saper creare soluzioni su misura e non standardizzate, implementando un processo ciclico che prevede di trarre conclusioni dai test effettuati e continuare a migliorare i risultati nel tempo. Questo garantisce che le soluzioni non siano statiche, ma che si evolvano in base alle necessità del cliente.

 

Quali sono i principali vantaggi che Seed offre alle aziende ecommerce?

Approccio integrato e verticale: Seed combina SEO, CRO e Web Analytics per migliorare sia il traffico organico che le conversioni, garantendo un processo ottimizzato lungo tutto il percorso del cliente. I membri del nostro team sono specializzati nella crescita organica multicanale. Per noi è fondamentale aumentare il traffico solo se questo porta un reale beneficio per i nostri clienti. Ad esempio, un ecommerce di elettronica non può essere trattato come un magazine editoriale al solo scopo di incrementare il traffico. Per gli ecommerce, l’obiettivo primario è vendere, ed è su questo che concentriamo le nostre strategie, mantenendo sempre a fuoco ciò che conta per i risultati di business.

Team internazionale: Uno dei principali problemi per gli ecommerce che si rivolgono ai mercati esteri è la capacità di personalizzare le strategie per ogni Paese. Non si tratta solo di un problema linguistico, ma anche di comprendere le specificità culturali di ciascun mercato. Per questo, abbiamo professionisti madrelingua in-house per le lingue più richieste e, grazie a servizi specifici come la market exploration, riusciamo a individuare non solo i mercati emergenti da esplorare, ma anche a adattare la strategia in base ai contesti locali, ottimizzando i risultati sia a livello internazionale che locale.

Piano di crescita gratuito e formazione continua: Seed offre un piano di crescita gratuito che serve a delineare chiaramente la direzione strategica e gli obiettivi da raggiungere. Questo piano include un’analisi iniziale e raccomandazioni personalizzate per migliorare il traffico organico e le conversioni, offrendo ai clienti una visione concreta del valore che possiamo apportare. Inoltre, forniamo formazione gratuita per assicurare che i nostri clienti comprendano appieno le nostre strategie. Sappiamo che i nostri servizi possono sembrare complessi e talvolta difficili da decifrare: alcuni li vedono come una “scatola nera” incomprensibile, mentre altri, come le risorse junior, potrebbero non avere ancora le competenze necessarie. C’è anche chi preferisce semplicemente essere aggiornato sulle ultime tendenze. Per questo, offriamo formazione su misura, in modo che i team possano restare informati, aggiornati e autonomi.

 

Quali tipologie di brand e retailer possono trarre i maggiori vantaggi dall’approccio che adottate?

In realtà, non esiste una tipologia specifica di brand o retailer che può trarre vantaggio dal nostro approccio, perché le nostre strategie sono adattabili a qualsiasi settore e modello di business. Seed lavora con aziende di tutte le dimensioni e fasi di crescita, personalizzando l’approccio in base alle esigenze e agli obiettivi specifici di ciascun cliente. Che si tratti di ecommerce in rapida espansione, brand DTC, aziende che operano su più mercati o retailer che desiderano ottimizzare la propria presenza omnichannel, il nostro metodo data-driven, supportato da SEO, CRO e Web Analytics, si adatta a ogni contesto.

La nostra forza sta nell’adattabilità: valutiamo attentamente il mercato di riferimento, il pubblico target e gli obiettivi del cliente per creare una strategia su misura che massimizzi le performance. L’approccio scientifico e iterativo che adottiamo consente di migliorare costantemente i risultati, indipendentemente dal settore o dal mercato in cui opera l’azienda.

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Qual è il ruolo dei motori di ricerca intelligenti per i siti ecommerce? Intervista a Doofinder

 

Qual è il ruolo dei motori di ricerca intelligenti per i siti ecommerce?

Un motore di ricerca intelligente è essenziale. 

Oggi, con i progressi tecnologici, non è possibile concepire un ecommerce efficace senza un motore di ricerca intelligente, poiché le vendite risulterebbero significativamente inferiori al loro vero potenziale.

Tutte le soluzioni e gli strumenti esistenti, così come quelli in fase di sviluppo per l’implementazione negli ecommerce, sono progettati per rendere il processo di acquisto più fluido e naturale. Questo è sempre stato l’obiettivo di Doofinder: fare in modo che il percorso del cliente sia il più possibile simile all’esperienza in un negozio fisico, dove è possibile consultare i prodotti con ordine e tranquillità, chiedere informazioni e ricevere risposte, risolvere dubbi e trovare persino raccomandazioni di alternative a ciò che si stava cercando.

 Un motore di ricerca intelligente è dunque assolutamente indispensabile.

 

Per un’azienda ecommerce quali sono gli indicatori da considerare per valutare se è necessario evolvere la ricerca attraverso un motore intelligente?

L’indicatore più importante non è quello del singolo ecommerce, perché ogni negozio online è un mondo a sé. L’indicatore più rilevante viene dal settore: in media, il 50% delle vendite in un negozio online hanno avuto contatto con il motore di ricerca.

Pertanto, qualsiasi ecommerce con un certo volume di prodotti può migliorare il tasso di conversione e quindi aumentare le vendite di circa il 20% o più se dispone di un motore di ricerca intelligente.

I clienti sono sempre più sofisticati e abituati a utilizzare il motore di ricerca per trovare ciò che desiderano acquistare.

Ma il motore di ricerca deve soddisfare dei requisiti di base, che spesso i motori predefiniti offerti dalle piattaforme di ecommerce non riescono a soddisfare.

In definitiva, investire in un motore di ricerca intelligente, e ancor di più se combinato con delle buone raccomandazioni di prodotto, è sempre una buona idea, perché aumenta notevolmente la conversione.

 

In che modo Doofinder contribuisce a migliorare l’esperienza utente e le conversioni per i negozi online?

Come dicevo, Doofinder soddisfa i requisiti minimi che ogni motore di ricerca dovrebbe avere: adattarsi ai diversi tipi di ricerca dei clienti, capire ricerche con errori di battitura, offrire alternative ai prodotti che stanno cercando… E non solo li soddisfa, ma li migliora enormemente, permettendo ad esempio ricerche vocali e per immagini.

Ora Doofinder offre anche una nuova soluzione di raccomandazioni che aggiunge un ulteriore livello di personalizzazione, migliorando molto il cross-selling. Combina ricerca e scoperta di prodotti.

Grazie alla sua potente IA, i risultati sono più personalizzati, perché impara dal comportamento specifico di ogni cliente durante ogni ricerca, ma anche dalle abitudini di tutti gli utenti, consentendo di offrire il prodotto giusto al momento giusto.

Inoltre, è possibile aggiungere banner promozionali per evidenziare prodotti o campagne specifiche e impostare risultati per ricerche non correlate ai prodotti, come politiche di reso, spedizioni o garanzie.

È fondamentale che il motore di ricerca fornisca dati sulle ricerche. Che l’Ecommerce Manager sappia quali prodotti sono i più cercati, quelli che creano tendenze o, ancora più interessante, quei prodotti che i clienti cercano ma non trovano.

Queste informazioni forniscono idee strategiche su come completare il tuo inventario o su quali prodotti alternativi già presenti nel tuo stock puoi offrire in quelle ricerche per soddisfare la domanda.

Una soluzione di ricerca e scoperta di prodotti come Doofinder non solo migliora molto l’esperienza del cliente, ma fornisce anche informazioni e opzioni strategiche all’Ecommerce Manager.

 

Quali sono le prospettive nel campo della ricerca interna per l’Ecommerce e quali sono le evoluzioni che Doofinder sta pensando per rimanere all’avanguardia?

Rendere l’esperienza d’acquisto sempre più personalizzata e unica per ogni cliente.

È per questo che Doofinder ha lanciato le sue nuove raccomandazioni di prodotto: perché rendono il processo di acquisto adattato alla ricerca che il cliente sta effettuando.

Perché ricerca e scoperta di prodotti vanno di pari passo.

La ricerca è un’azione più consapevole e attiva, ma quante volte finiamo per acquistare prodotti che non stavamo cercando? Succede a tutti.

Questo è il senso della scoperta di prodotti, che è più passiva.

Si tratta di offrire prodotti a cui magari il cliente non aveva pensato, promozioni di cui non era a conoscenza, suggerimenti che possono completare l’acquisto principale o addirittura sostituirlo completamente.

Questo è il futuro della ricerca che Doofinder visualizza chiaramente. Un’esperienza di ricerca e scoperta di prodotti più completa.

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Quali sono i principali trend tecnologici del momento nell’Ecommerce? Intervista a Nebulab

 

Quali sono i principali trend tecnologici del momento nell’Ecommerce?

– Intelligenza artificiale: Con l’avvento dei Large Language Model (LLM) e altri strumenti di IA generativa, molti brand stanno valutando se queste tecnologie possano avere un impatto tangibile su crescita e marginalità. Per il momento, la maggior parte delle applicazioni pratiche dell’IA generativa restano dietro le quinte, e sono atte a migliorare la produttività degli operatori in ambiti come la generazione dei contenuti e la gestione del customer service.

Tuttavia, i maggiori player del settore stanno lavorando per rendere ancora più aggressivi i propri strumenti di IA generativa. Questo sta avvenendo in primo luogo tra i vendor tecnologici, primo fra tutti Meta: Mark Zuckerberg ha recentemente rilasciato un’intervista in cui immagina un prodotto di advertising che non richieda alcun tipo di targeting o asset creativi da parte dell’inserzionista. Dall’altra parte, anche i brand stanno iniziando a sperimentare con applicazioni consumer-facing: per esempio, il team di Brunello Cucinelli sta lavorando a una suite interna di prodotti AI, di cui hanno rilasciato pochi mesi fa un’interessante proof of concept.

Man mano che i modelli diventano più sofisticati e affidabili, prevediamo una rottura della “quarta parete”: il consumatore finale non sarà più esposto solo al risultato finale, ma anche al modello IA che lo ha generato. Questo porterà senza dubbio dei risvolti interessanti nel modo in cui il consumatore scopre e si rapporta al brand nel tempo.

– Personalizzazione: Strettamente legato al tema dell’IA è quello della personalizzazione. È un trend che viene proposto con toni diversi da molti anni ormai, e rispetto al quale però la maggior parte dei brand non ha ancora trovato un approccio efficace.

Sebbene l’IA possa aiutare i brand a gestire una mole maggiore di dati, si tratta solo di uno tra tanti strumenti possibili. Molto più importante è avere una strategia di personalizzazione che parta dagli obiettivi di business per delineare quali dati vadano raccolti, quando e come raccoglierli evitando di introdurre frizione per il consumatore, e in che modo attivarli per massimizzare l’impatto sul business.

Da sempre, l’ostacolo più grande qui è la frammentazione dei dati, che tendono naturalmente a “disperdersi” in decine di strumenti e avrebbero invece bisogno di essere centralizzati in un’unica source of truth per poter essere sfruttati al meglio. A questo si aggiunge una certa vaghezza nella letteratura riguardante l’argomento: più che di idee astratte, i brand hanno spesso bisogno di soluzioni pratiche e implementabili con le risorse esistenti, motivo per cui negli anni abbiamo messo appunto una nostra metodologia.

– Unified Commerce: Infine, abbiamo seguito con interesse l’affioramento dello unified commerce. Se prima l’aspettativa del consumatore era quella di poter completare il processo d’acquisto sul canale che gli è più agevole, negli ultimi anni stiamo assistendo a un’ulteriore evoluzione: lo stesso consumatore interagisce contemporaneamente con diversi canali, anche come parte della stessa transazione. Ci troviamo così con prodotti acquistati online e restituiti in negozio, o acquistati in negozio ma spediti a casa. Sempre più, il negozio fisico sta vivendo una trasformazione da mero canale di acquisto a hub multi-funzionale, a seconda anche della maturità e della struttura del brand.

Si tratta di un trend con enormi risvolti positivi, non solo in ottica di soddisfazione del cliente, ma anche di crescita e marginalità del business: un brand davvero “unificato” può massimizzare il valore che estrae da ogni canale di vendita, creando una complementarietà tra i vari canali che prima era resa impossibile da vincoli logistici e operativi. D’altra parte, l’asticella si sta alzando: lo Unified Commerce non è solo un’opportunità, ma anche un nuovo standard che sempre più consumatori si aspettano.

Fortunatamente, stanno emergendo molti strumenti per far fronte a questa nuova realtà. Qui è encomiabile il lavoro portato avanti da Shopify, che sta guidando questa trasformazione con soluzioni innovative che rispondono a esigenze reali. Allo stesso tempo pensiamo che sia importante mantenere un certo spirito critico e continuare a pensare al di là delle mere best practice, in modo da fornire ai propri clienti un’esperienza d’acquisto che rispecchi pienamente i valori del brand.

 

Qual è il mix ideale tra team interno e esterno sull’Ecommerce?

Questa è una domanda con la quale ci rapportiamo spesso nel nostro lavoro. Spesso si crede che l’interesse di una società di consulenza sia di spingere i brand a esternalizzare il più possibile, ma la questione è più sfumata.

Senza dubbio, i brand ecommerce non dovrebbero operare come startup tecnologiche: con gli strumenti disponibili oggi, sono davvero pochi i brand che hanno bisogno di un team tecnico in-house, come invece era in voga agli albori del fenomeno direct-to-consumer. Per la maggior parte dei brand, una partnership con un’agenzia è il miglior modo per beneficiare della competenza di un team esperto senza impegni di lungo termine, e senza dover incorrere in pesanti costi di gestione.

Questo però non significa che i brand debbano delegare il 100% delle proprie necessità tecnologiche: si tratta di un aspetto troppo critico per poter essere esternalizzato del tutto, soprattutto nel caso di brand stabiliti o in forte crescita. Per questo incoraggiamo sempre i nostri clienti ad assumere figure che possano servire da raccordo tra il nostro team e il resto dell’organizzazione, in maniera compatibile con la dimensione e la maturità del brand; a volte, addirittura, aiutiamo con il processo di recruiting. Se ben gestito, è un approccio che migliora la comunicazione e cementa la fiducia, entrambe fondamentali in una partnership di lungo termine.

 

Quale è il ruolo di Nebulab e come aiuta a far crescere le imprese che vendono online?

Mentre le agenzie di marketing si concentrano perlopiù sull’acquisizione di nuovo traffico (che sia online o in-store), noi ci assicuriamo invece che il brand tragga più valore possibile dal traffico acquisito. Per farlo, lavoriamo su due fronti:

– Da una parte, massimizziamo il lifetime value di ogni cliente con iniziative che impattano il tasso di conversione, il valore medio dell’ordine, e la frequenza di riacquisto. Si tratta di attività come il lancio di programmi referral e programmi fedeltà, upselling e cross-selling, personalizzazione, unificazione online-offline, ottimizzazione della UX, e molto altro.

– Dall’altra, miglioriamo l’efficienza delle attività interne al brand in modo da ridurre i costi e aumentare la produttività. Le nuove risorse potranno poi a loro volta essere concentrate su iniziative più strategiche. Qui parliamo di progetti come l’integrazione di nuovi sistemi ERP o CRM, l’automazione dei processi di business, o l’adozione di strumenti di IA generativa.

Per portare avanti queste attività, abbiamo sviluppato negli anni una nostra metodologia che prende in prestito diverse pratiche dal digital product management, rielaborandole per essere meglio applicabili al mondo dell’ecommerce. Il risultato è un processo di gestione strutturato e iterativo, che permette ai brand di bilanciare costi e benefici potenziali delle iniziative pianificate, e valutarne i risultati effettivi per informare il lavoro futuro.

 

Quali tipologie di brand e retailer possono trarre i maggiori vantaggi dall’approccio che adottate?

In generale, tutti i brand che vendono online possono beneficiare di un approccio più intenzionale all’utilizzo della tecnologia, che si tratti di aumentare la marginalità o migliorare la produttività del proprio team interno.

Tra questi, in particolare figurano:

– I retailer multibrand, che possono fare della customer experience un vero e proprio vantaggio competitivo e migliorare la redditività investendo di più in automazione e integrazione dei sistemi. Entrambi gli approcci permettono inoltre di ridurre il ricorso a strategie promozionali eccessivamente aggressive, che rischiano di diluire il brand.

– I brand in categorie ad alta frequenza di riacquisto, dove la frizione generata da una esperienza d’acquisto non ottimale rischia di avere un impatto ancora maggiore. Al contempo, le opportunità di innovazione e ottimizzazione sono ancora più numerose di quanto succeda a brand con cui il consumatore interagisce più sporadicamente.

– I brand luxury, categoria che tradizionalmente ha lasciato indietro la trasformazione digitale per perseguire un approccio più artigianale, nel timore di perdere la propria esclusività. Gli esperimenti di Cucinelli dimostrano invece che una via di mezzo è possibile, e i brand che la scoprono per primi ne trarranno immensi benefici.

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Quali sono i vantaggi di centralizzare l’integrazione con i marketplace? Intervista a Poleepo

 

Quali sono i vantaggi di centralizzare l’integrazione con i marketplace?

Centralizzare l’integrazione con i marketplace offre diversi vantaggi strategici e operativi per le aziende ecommerce. In primo luogo, semplifica la gestione dei processi operativi, riducendo la complessità legata alla gestione di molteplici canali di vendita. Con un’unica piattaforma come Poleepo, è possibile monitorare in tempo reale l’andamento delle vendite su vari marketplace, ottimizzare la gestione degli ordini, l’aggiornamento dei cataloghi e la sincronizzazione delle scorte. Questo permette alle aziende di ridurre gli errori operativi, come la sovrapposizione di ordini o la gestione manuale delle scorte, con un significativo risparmio di tempo e risorse. Inoltre, centralizzare significa avere un controllo unico sui dati, rendendo più agevole l’analisi delle performance e la gestione strategica dei prezzi e delle promozioni su tutti i canali di vendita.

 

Quali sono i segnali che indicano all’Ecommerce manager che è necessario cambiare approccio nell’integrazione con i marketplace?

Gli Ecommerce manager possono rilevare che è giunto il momento di cambiare approccio quando iniziano a notare inefficienze nella gestione dei processi, come l’aumento degli errori di aggiornamento degli stock, ritardi nella gestione degli ordini o difficoltà nel mantenere sincronizzati i prezzi su più piattaforme. Un altro segnale importante è quando il team passa troppo tempo a gestire manualmente le operazioni legate ai diversi marketplace, limitando la capacità di concentrarsi su attività più strategiche. Inoltre, se le analisi delle performance sui diversi canali risultano difficili o confuse, o se la crescita delle vendite viene ostacolata dalla complessità tecnologica, è un chiaro segnale che è necessario adottare una soluzione di integrazione più efficiente e scalabile, come quella che offre Poleepo.

 

Quali sono i maggiori benefici che Poleepo offre alle aziende ecommerce?

Poleepo fornisce una piattaforma versatile e user-friendly che consente alle aziende di gestire in modo efficiente e centralizzato la loro presenza sui vari marketplace. I principali benefici includono la semplificazione delle operazioni quotidiane, grazie all’automazione dei processi di gestione degli ordini, l’aggiornamento automatico degli inventari e la sincronizzazione dei cataloghi su più piattaforme. Questo riduce drasticamente il rischio di errori e consente alle aziende di dedicare più tempo alla strategia di crescita e meno alla gestione operativa. Poleepo offre anche strumenti avanzati di analisi, permettendo ai manager di monitorare e ottimizzare le performance delle vendite in tempo reale. Infine, grazie alla sua scalabilità, la nostra piattaforma può crescere insieme alle aziende, supportando l’espansione su nuovi marketplace senza complessità aggiuntive.

 

Quali sono le principali aree di innovazione su cui Poleepo sta lavorando per migliorare l’esperienza degli utenti e i servizi offerti?

Stiamo investendo fortemente in diverse aree di innovazione per offrire ai nostri clienti un vantaggio competitivo. Una delle principali direzioni è l’implementazione di algoritmi di intelligenza artificiale per l’ottimizzazione dinamica dei prezzi e delle scorte, in modo che le aziende possano massimizzare la redditività e ridurre le perdite da sovrascorta o stock-out. Stiamo anche sviluppando integrazioni ancora più profonde con i principali marketplace, per offrire una gestione ancora più fluida e un’esperienza utente senza frizioni. Un’altra area chiave è la business intelligence: vogliamo offrire ai nostri clienti strumenti di analisi sempre più avanzati, con dashboard personalizzabili e report dettagliati che consentano di prendere decisioni strategiche basate su dati in tempo reale. Infine, continuiamo a migliorare l’interfaccia utente per renderla sempre più intuitiva e personalizzabile, garantendo che anche le aziende meno tecniche possano trarre il massimo vantaggio dalla nostra piattaforma.

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Come garantire performance elevate e scalabilità alle piattaforme Ecommerce? Intervista a ITTweb

 

Come sta cambiando la tecnologia per l’Ecommerce? Per una società Ecommerce, quando è preferibile l’esternalizzazione all’internalizzazione?

La tecnologia per l’Ecommerce sta evolvendo rapidamente, con un focus sull’intelligenza artificiale, personalizzazione, miglioramento dell’esperienza utente e capacità di soddisfare un sempre più ampio raggio di necessità del pubblico. Le piattaforme moderne offrono integrazioni con AI, machine learning e big data per analizzare e prevedere il comportamento dei clienti. Attraverso una buona mole di dati e dell’analisi di tali dati, si può portare il cliente verso un prodotto di maggior qualità, essendo il risultato di esperienza di professionisti che sanno interpretare e sfruttare il repentino cambiamento della tecnologia. I sistemi headless e l’adozione del composable commerce permettono alle aziende di scegliere moduli specializzati per garantire flessibilità e personalizzazione.

L’esternalizzazione è preferibile quando un’azienda non ha competenze interne specifiche o vuole concentrarsi sul core business senza perdere tempo nella gestione tecnica. Le attività come la manutenzione della piattaforma, la gestione dell’infrastruttura o lo sviluppo di funzionalità complesse spesso sono affidate a specialisti. Le competenze necessarie, con il cambiamento continuo del focus della tecnologia, non bastano però in senso intrinseco, ma vanno affiancate alle soft skills dei professionisti che devono essere in grado di cogliere, a volte in anticipo, verso quale direzione si sta muovendo il mercato.

L’internalizzazione, invece, è consigliata quando si desidera avere il controllo completo sui processi e si dispone di un team qualificato e, come detto prima, attento e sensibile ai cambiamenti in atto.

Inoltre, bisogna fornire un monitoraggio costante e supporto tecnico per garantire che le piattaforme siano sempre efficienti e aggiornate.

 

Quali sono le competenze chiave da verificare per scegliere un’agenzia con cui collaborare?

– Esperienza nel settore: è fondamentale che il partner abbia già esperienza in progetti simili;
– Capacità tecnologica:  il partner deve dimostrare competenza nelle tecnologie più avanzate (headless commerce, integrazioni API, AI, cloud computing,ecc.);
– Flessibilità e scalabilità: è importante verificare che l’agenzia possa crescere con l’azienda e adattarsi a nuove esigenze;
– Integrazione di soluzioni omnichannel: Capacità di unire canali di vendita e strumenti digitali in modo coerente (PIM, WMS, OMS, ecc.);
– Capacità di innovazione: L’agenzia deve essere capace di proporre soluzioni innovative e all’avanguardia.

 

Come ITTweb supporta i propri clienti nella gestione e ottimizzazione delle piattaforme Ecommerce per garantire performance elevate e scalabilità?

ITTweb si distingue per il suo approccio orientato alle esigenze dei clienti, offrendo soluzioni su misura per ottimizzare le prestazioni delle piattaforme Ecommerce, garantendo sempre risultati eccezionali. Comprendiamo che ogni azienda è unica e che ogni progetto ha le proprie sfide, per questo mettiamo al centro il cliente e le sue necessità, costruendo soluzioni personalizzate che ne amplificano il valore.

Infrastrutture Cloud Scalabili e Adattabili: Adottiamo infrastrutture cloud moderne e flessibili che consentono di scalare rapidamente e in modo efficiente. Questo permette di affrontare picchi di traffico senza interruzioni, mantenendo prestazioni elevate in ogni circostanza. Lavoriamo con piattaforme cloud di ultima generazione, garantendo non solo scalabilità, ma anche affidabilità e sicurezza.

Ottimizzazione delle Prestazioni e Esperienza Utente: Sappiamo quanto sia cruciale fornire un’esperienza utente fluida e veloce. Per questo, adottiamo best practice per la gestione delle prestazioni, come l’ottimizzazione del tempo di caricamento delle pagine, l’uso strategico di Content Delivery Network (CDN) e sistemi di caching avanzati. Queste tecniche non solo riducono i tempi di risposta, ma migliorano anche la velocità complessiva del sito, aumentando la soddisfazione del cliente e riducendo i tassi di abbandono.

Tecnologia all’Avanguardia e Innovazione Continua: ITTweb crede fortemente nell’innovazione come motore di crescita. Utilizziamo le tecnologie più avanzate per migliorare le prestazioni delle piattaforme Ecommerce, anticipando le tendenze e adattandoci rapidamente alle evoluzioni del mercato. Siamo sempre alla ricerca di nuovi modi per ottimizzare le operazioni, migliorare l’esperienza del cliente e massimizzare il ritorno sugli investimenti per i nostri partner.

In ITTweb, il nostro obiettivo è quello di essere più di un semplice fornitore; siamo un partner strategico che si impegna a costruire insieme ai nostri clienti un percorso di successo sostenibile e di lunga durata. Attraverso un ascolto attento e una collaborazione continua, offriamo soluzioni che trasformano le sfide in opportunità e portano il business a nuovi livelli di eccellenza.

 

In che modo ITTweb integra le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, nelle sue soluzioni per Ecommerce?

ITTweb è all’avanguardia nell’integrazione di AI nelle soluzioni ecommerce. Utilizziamo algoritmi di machine learning per la personalizzazione dei contenuti e delle offerte, sistemi di raccomandazione avanzati e chatbots per il servizio clienti automatizzato. Implementiamo anche soluzioni di analisi predittiva per anticipare il comportamento d’acquisto, ottimizzare le strategie di pricing e migliorare la gestione dell’inventario.

L’integrazione dell’AI non solo migliora l’efficienza operativa ma anche l’esperienza dell’utente, favorendo un coinvolgimento maggiore e tassi di conversione più elevati.

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Motore di ricerca avanzato + Raccomandazioni intelligenti: automatizza e ottimizza il cross-selling del tuo Ecommerce

Scopri come, grazie ai dati di ricerca e al comportamento dei tuoi clienti, puoi suggerire prodotti talmente personalizzati che i tuoi clienti acquisteranno articoli che nemmeno sapevano di desiderare.

In questo webinar ti spiegheremo come Doofinder migliora ancora di più l’esperienza di acquisto del tuo Ecommerce quando combini il suo motore di ricerca con le sue raccomandazioni in modo facile e intuitivo.

Il webinar è rivolto a:

  • Ecommerce che desiderano ottimizzare il tasso di conversione e aumentare il valore dello scontrino medio.
  • Ecommerce manager che vogliono migliorare l’esperienza utente sul proprio sito.
  • Web agencies interessate a instaurare partnership di valore per offrire soluzioni tecnologiche che incrementano le vendite.

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In che modo è possibile pagare in contanti per un acquisto online? Intervista a OnShop

 

In quali ambiti dell’Ecommerce le persone preferiscono pagare in contanti? Qual è la dimensione di questo fenomeno?

Negli anni l’atteggiamento degli italiani verso i pagamenti digitali è cambiato, sì, ma solo in parte. Rimangono dubbi e timori su quanto sia sicuro fornire i dati delle proprie carte ai negozi virtuali o collegare queste ultime a dei digital wallet.

A volte è semplicemente per pigrizia e abitudine che si continua a comprare online senza carta di credito e preferendo, dove possibile, metodi di pagamento più tradizionali e fisici.

Non si può non tenere conto, però, che c’è ancora in Italia e nel resto d’Europa un gap di accesso a strumenti di pagamento cashless: oltre 1.7 miliardi di cittadini maggiorenni non avrebbero un conto corrente bancario o una carta di credito e, di questi, più di uno su due sarebbero donne.
In un quadro come questo non sorprende né che il 2023 sia stato il primo anno in cui i pagamenti via bancomat hanno complessivamente superato quelli in contante, né che per i merchant continui a essere prioritario cercare soluzioni alternative per i pagamenti online.

 

In che modo è possibile pagare in contanti per un acquisto online attraverso OnShop?

OnShop è un voucher con un valore che varia dai 10 ai 300 euro che si può acquistare in uno dei 100mila rivenditori autorizzati (bar, tabacchi, supermercati, negozi di elettronica, eccetera) distribuiti su tutto il territorio nazionale, semplicemente pagandolo in contanti. Si ottiene in questo modo, stampato sullo scontrino, un PIN di 12 cifre che va inserito sul sito su cui si sta facendo shopping, scelto tra quelli affiliati e che hanno già implementato i pagamenti tramite OnShop, prima di chiudere il carrello e di procedere con il pagamento. Per maggior sicurezza verrà richiesto, a questo punto, il codice TOTP ricevuto via SMS al proprio numero di telefono per poter completare la transazione e comprare online senza carta di credito.

 

Quale è il ruolo di OnShop e come aiuta a far crescere le imprese che vendono online?

Il digital cash di OnShop aiuta, a trasformare «un’esperienza di acquisto omnichannel in una customer experience efficace, veloce, ma soprattutto continuativa, che migliora l’immagine dei merchant agli occhi dei clienti».

La conferma ci arriva da alcune testimonianze da parte degli ecommerce Manager che hanno già implementato la soluzione OnShop e che hanno notato un aumento dei volumi di vendita, una riduzione dei tassi di abbandono ed una diminuzione di oltre un terzi del tempo di chiusura del carrello.

Alcuni dei principali vantaggi ottenuti da chi ha introdotto OnShop tra le soluzioni per i pagamenti sono il miglioramento della user experience e la garanzia per i clienti di acquistare online senza carta di credito.

Chi ha usato OnShop si dice soddisfatto ed esalta aspetti come: inclusività, accessibilità, privacy e sicurezza dello strumento e i clienti soddisfatti, si sa, sono i clienti più facili da fidelizzare e che con più probabilità torneranno a comprare nello stesso posto.

 

Come funziona e quali sono i limiti alla trasferibilità dei voucher?

La proposta di OnShop è quella di un titolo di pagamento privativo, al portatore, a spendibilità limitata, non convertibile in denaro, non ricaricabile né rimborsabile, che può essere utilizzato anche per più acquisti fino all’esaurimento del credito.

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Webinar Customer Experience: sviluppare il business plan per il Digital Commerce

Scopri quali sono i temi cruciali per il successo di un’azienda nell’ambito del Digital Commerce. Il webinar si rivolge a Brand che producono e commercializzano prodotti in diversi settori e che dal B2B vogliono approdare al B2C.

Ti invitiamo a partecipare al webinar per scoprire:

  • Come i Brand possono tenere sotto controllo i costi dell’e-commerce
  • Come monitorare le attività interne (insourcing) e quelle dei fornitori (outsourcing)
  • Un modello consolidato che riduce il time to market e ottimizza la Customer Experience

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Ecommerce Italia by Casaleggio Associati

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